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Accademia di Belle Arti e Design

Francesca Mancini

Francesca Mancini

27/11/2018

Grande successo del corso TECNICO RECUPERO E RESTAURO DI IMMOBILI


Premessa


La turbata sensibilità nazionale scaturita dalle recenti tragedie, verificatesi in concomitanza di eventi naturali ed accidentali, ha di fatto posto all’ordine del giorno in modo drammatico il tema della sicurezza delle infrastrutture strategiche e delle costruzioni sia pubbliche che private.


In particolare gli eventi calamitosi insegnano che le strutture possono essere vulnerabili se mal progettate, realizzate con materiali di scarsa qualità, non soggette a manutenzione ordinaria ed a un monitoraggio programmato.


In materia di riferimenti normativi concernenti le costruzioni ed opere civili, come anche in altri settori (impianti, ingegneria dell’incendio, ecc), con l’avvento delle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008, si assiste al passaggio da un sistema normativo di tipo prescrittivo, ad un sistema di tipo prestazionale, ovvero basato non sull'obbligo di adozione di misure tecniche ma sul raggiungimento dei risultati.


Tale approccio correlando gli obiettivi prefissati, di sicurezza e prestazione delle opere strutturali ai rischi specifici reali della struttura, obbliga tutti gli attori operanti nel settore delle costruzioni ad eseguire verifiche più attente ed accurate su quello che sarà il comportamento finale della struttura una volta completata o restaurata, consentendo comunque una maggiore flessibilità nella scelta delle soluzioni progettuali a condizione di assicurare uguali livelli di sicurezza e di prestazione.


Lo studio delle sopra citate problematiche e delle sopravvenute evoluzioni normative hanno imposto un’attenta analisi che ha fatto emergere la reale necessità da parte della Poliarte- Accademia di Belle Arti di Ancona di progettare e proporre, in concomitanza del POR Marche FSE 2014/2020 “SETTORE EDILE COSTRUZIONI”, di formare un “tecnico di nuova generazione”, dotato di elevate competenze, che possa collaborare ed interagire - fungendo da anello di congiunzione - con tutti gli attori coinvolti nella filiera delle costruzioni (diagnosta, progettista, direttore dei lavori, responsabile della sicurezza e collaudatore) per il recupero e restauro del costruito storico e dei materiali tradizionali.


Il progetto presentato destinato a disoccupati nel settore edile costruzioni, classificandosi primo in graduatoria nella specifica tipologia di azione formativa (con il punteggio massimo di 100), è stato interamente finanziato.


Hanno patrocinato l’evento l’Associazione scientifico-culturale MASTER, il Comune di Ancona, il Comune di Ascoli Piceno, la CONSULTEC di Ancona, la GEOIN di Macerata, la Seitec Seismo technologies di Ancona, il SIDLAB di Osimo, la SPES ITALIA Engineering di Offida e l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino.  


Richieste di un profilo professionale così formato provengono sia dalle istituzioni pubbliche che hanno la diretta responsabilità della protezione e gestione del patrimonio (bene comune), sia dall'industria privata specializzata di settore fortemente impegnata nelle attività di restauro e recupero del patrimonio storico ed architettonico anche mediante l’uso di materiali e tecniche innovative.


 


Analisi del contesto territoriale


La forte crisi economica legata all'edilizia ed all'architettura tradizionale, la crescente coscienza diffusa sulla necessità di gestire correttamente e razionalmente l’urbanizzazione di un territorio dal tessuto fortemente disomogeneo come quello della nostra Regione, rafforzano l'interesse per un percorso formativo specialistico strettamente legato agli interventi di recupero del patrimonio edilizio.


In particolare la Regione Marche è dotata di un enorme patrimonio storico e Beni Culturali sia pubblici che privati (edifici storici, chiese, monumenti, ecc…) da conservare, recuperare e restaurare con tecniche e prodotti innovativi in maniera tale da garantirne la durabilità nel tempo.


Inoltre, la recente crisi sismica che ha coinvolto il centro Italia ed in particolar modo la Regione Marche, ha evidenziato le condizioni di degrado e vulnerabilità del nostro costruito storico e dell’edilizia tradizionale.


E’ evidente, anche in virtù delle sopraggiunte disposizioni normative, che occorrono più che mai competenze ed elevate professionalità per la delicata fase di ricostruzione post-sisma e per recupero e restauro dell’intero tessuto edilizio regionale.


I materiali ed i prodotti, per poter essere utilizzati nelle opere, devono essere sottoposti a procedure e prove sperimentali di accettazione.              
Le misure di protezione contro l’eccessivo degrado devono essere stabilite con riferimento alle previste condizioni ambientali.        
Tale protezione deve essere ottenuta attraverso un’opportuna scelta dei dettagli, dei materiali e delle dimensioni strutturali, con l’eventuale applicazione di sostanze o ricoprimenti protettivi, nonché con l’adozione di altre misure di protezione attiva o passiva.      
Per garantire la durabilità delle strutture esposte all’azione dell’ambiente, si devono adottare i provvedimenti atti a limitare gli effetti di degrado indotti dall’attacco chimico e fisico.


 


Progettazione del corso


Il corso è stato progettato per trasferire conoscenze e competenze per il recupero, la diagnosi ed il restauro del costruito storico e dei materiali tradizionali, finalizzate al raggiungimento della sicurezza e della durabilità delle strutture.


Il percorso formativo, della durata complessiva di 300 ore (230 ore di didattica frontale e 70 ore di stage) ha trattato le seguenti tematiche:


                l’analisi storico critica, esame visivo e rilievo dell’opera (36 ore);


                la diagnostica dei materiali e delle strutture attraverso tecniche di controllo non distruttivo e semi-distruttivo di tipo tradizionale e di tipo innovativo (114 ore);


                il restauro dei materiali (12 ore);


                il restauro del costruito (40 ore);


                competenze complementari (14 ore), tra cui la gestione e prevenzione infortuni nei cantieri edili, l’ergonomia cognitiva ed applicativa nel settore dell’edilizia e gli aspetti legali della disciplina del tecnico certificato addetto ai controlli non distruttivi nel campo dell’ingegneria civile, beni culturali e strutture architettoniche.


Il corso è terminato con una lezione di orientamento in uscita ed un esame finale per la verifica delle competenze acquisite.


Relatori del corso sono stati Docenti, Sperimentatori del Laboratorio Ufficiale Prove Materiali e Strutture dell’Università Politecnica delle Marche ed esperti professionisti del settore.

Sbocco lavorativo della figura professionale

Il corso, d’impostazione prevalentemente teorico-pratico prevede uno sbocco lavorativo presso aziende, studi professionali enti pubblici e privati operanti nell’ambito del recupero ed il restauro del costruito storico, del patrimonio dei Beni Culturali e dell’edilizia tradizionale.

Al termine del percorso formativo i partecipanti sono in grado di eseguire:

                un’analisi storico-critica;

                l’esame visivo ed il rilievo geometrico- strutturale dell’opera;

                progettare ed eseguire correttamente una campagna diagnostica per la qualificazione dei materiali e delle strutture attraverso tecniche di controllo non distruttivo e semi-distruttivo di tipo tradizionale e di tipo innovativo;

                integrarsi mediante le conoscenze acquisite nella fase di restauro dei materiali ed a quella del restauro del costruito.

In particolare i partecipanti sono in grado d’individuare:

                nuovi prodotti chimici e tecniche di bio- restauro indispensabili per una maggiore durabilità degli interventi, anche in considerazione dei fenomeni di inquinamento ambientale o di cambiamenti climatici;

                le tecniche di controllo del bio- deterioramento dei beni culturali costituiti da materiali lapidei naturali e artificiali;

                le tecniche di bio- consolidamento e bio -restauro;

                l’analisi degli aspetti teorici e sperimentali riguardanti la composizione delle malte storiche, in relazione anche al supporto murario nell’ambito del degrado delle architetture documentali;

                inoltre, il discente ha acquisito le nozioni inerenti la tecnica di gestione della prevenzione infortuni nei cantieri edili e sull’ergonomia cognitiva ed applicativa nel settore dell’edilizia.

 

Risultati ottenuti nell’immediato

Il 50% dei partecipanti hanno già avviato una collaborazione professionale con gli studi professionali, con le strutture e le aziende dove hanno svolto lo stage.


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