Grande successo per il fashion event Poliarte
“À son
image”, questo il titolo scelto per l’appuntamento annuale di Poliarte
Accademia di Belle Arti di Ancona con la presentazione delle collezioni dei
giovani designer, accompagnate magistralmente da musicisti messi a disposizione
da Zona Musica, partner di Poliarte. “Ribellione”, questa la parola-chiave che ha
dato forma all’evento, plasmandone ogni sfaccettatura: scelta come tematica
fondamentale affidata agli studenti, sulla quale hanno costruito la riflessione
e la creazione dei propri modelli portati in passerella, la ribellione si è
riverberata anche sulla scelta della location - individuata dal fotografo Prof.
Paolo Monina, direttore del corso triennale di Fashion Design - dal fascino
intenso e dall’identità inconsueta, e per questo in forte sintonia con
l’evento, ovvero l’ex Manicomio (CRASS ex Ospedale Psichiatrico) di Ancona.Gli
studenti del corso di laurea triennale Fashion Design sono stati protagonisti
della sfilata con le loro creazioni, in cui hanno unito l’immaginazione
creativa e la pratica sartoriale. Tema portante ed importante, allacciato con
forza alla quotidianità sociale vissuta dai ragazzi stessi: la ribellione
intesa come energia che cresce ed innesca dinamiche di comportamento che
sfociano nella solitudine, nel rifugio concreto e virtuale nell’isolamento. La
ribellione come seme della diversità, che
oggi paga il contributo più alto, tarato sulla globalizzazione dilagante
matrice d’ignoranza diffusa, generatrice di paura verso ciò che nasce, diventa
e vuole restare differente.
La ribellione come stimolo positivo a cercare l’unicità dell’identità personale, a difenderla contro il pregiudizio esterno, a salvaguardarne la libertà d’espressione: Chiara Cappelletti, Giorgia Cingolani, Luigi Mazzacano, Irene Palombelli, Marta Petruio, Alice Pisa, e Sara Oghabi del 1° anno; Marco Artese, Alice Capotondo, Polina Efimenko, Martina Francescangeli, Greta Manfredi, Greta Pallotti, Estefany Rivera, Susanna Santini, e Cecilia Stoppoloni del 2° anno; Elisa Baldo, Andrea Bastari, Annalisa Brazzo, Antonella Bredice, Noemi Giovanelli, Linda Gobbi, Genny Mignani, Dalila Montebelli, Noemi Rossini, e Roberta Tappatà del 3° anno, hanno mostrato sulla passerella le loro visioni della ribellione, lasciando la creatività libera di trovare l’ispirazione in famosi episodi della storia sociale e nelle pieghe nascoste delle sottoculture urbane, nelle declinazioni varie che può assumere il razzismo e nei percorsi esistenziali della femminilità, nelle pagine storiche dell’arte e nelle visioni futuristiche della civiltà, traducendola in creazioni womenswear e menswear intrise di ricerca materiale e sperimentazione esecutiva. I moodboard dei giovani designer, che hanno portato alla realizzazione delle collezioni, hanno trovato collocazione in una location attigua a quella della sfilata. Un appuntamento che si rinnova da 46 anni, a dimostrazione di come l’Accademia di Belle Arti e Design Poliarte di Ancona promuova i risultati della ricerca e sperimentazione apprese dai suoi studenti, risultati che valorizzano il modo in cui l’attività didattica diventa professione in progress, e sottolineano come il diploma finale di laurea trovi concretezza nel mestiere del fashion design.